“D’amore non si muore”
L’amore ha la capacità di rapire la nostra mente sia esso felice o infelice.
Se funziona possiamo tormentarci su:
– quanto durerà?
– il mio partner è/sarà fedele?
– gli piaccio veramente?
– sono alla sua altezza (bellezza, cultura, intelligenza)?
Se poi le cose non funzionano le ripercussioni sulla nostra vita possono essere devastanti; se litighiamo continuamente possiamo per esempio, non avere la forza per fare le cose che la nostra quotidianità ci richiede, o farle ma con uno sforzo enorme.
Quando veniamo lasciati solitamente vengono alla luce forti sentimenti di disistima, come se il mondo intero ci avesse detto che siamo sbagliati e che non valiamo abbastanza.
Solitamente ci si tormenta con mille ipotesi su come ci saremmo potuti comportare per fare andare le cose diversamente; a volte una forte rabbia, dettata dalla frustrazione di aver subito quella scelta ci attanaglia; il dolore, in certi momenti può essere così forte da togliere il respiro.
Sia che il vostro amore sia felice, ma per la paura di perderlo non vi godete le giornate, sia che sia infelice o addirittura terminato bruscamente, ecco dei consigli per non “morirne”:
• Le pene d’amore vanno lamentate, ma l’eccesso di lamentazione può esacerbare il vostro stato d’animo negativo, facendovi stare nel dolore anche quando avreste potuto pensare ad altro; date la possibilità agli amici e ai parenti di distrarvi.
Anche l’amico più caro potrebbe col tempo stancarsi di assorbire questi sfoghi, non esagerate; figuriamoci poi la persona che vi conosce appena, a cui confidate i vostri tormenti amorosi (quando le cose non vanno, ci comportiamo anche così, “D’amore non si muore”, ma per un po’ è facile perdere la capacità di discernere cosa è opportuno e cosa no).
• Se la vostra vita è piena perché:
– praticate uno sport;
– avete amici con cui uscire;
– avete uno o più animali domestici da accudire;
– dedicate un certo tempo della vostra giornata alla lettura;
– tenete alla cura di voi stessi;
– avete alcune abitudini fisse e rassicuranti come andare a correre tutte le mattine, o appuntamenti programmati con la vostra famiglia di origine..
allora è quasi impossibile che vi ritroverete a ossessionarvi d’amore sia per paura che finisca o perché è finito.
Più ambiti vi terranno a galla.
E’quando la vita è vuota, quando tutta la nostra identità coincide con quella storia d’amore, che corriamo più rischi; perché compromessa o finita la storia, cadiamo anche noi.
“D’amore non si muore”, soprattutto se, non si vive solo in funzione dell’amore.
“No one dies of love”
Love has the ability to kidnap our mind whether it is happy or unhappy.
If love works, we can torment ourselves about:
- How long will it last?
- Is (will) my partner (be) faithful?
- Does he really like me?
- Am I out of his league (beauty, culture, intelligence)?
And if things don’t work out, the repercussions on our life can be devastating; if we fight continuously, we can, for example, not have the strength to do the things that our daily life requires of us or do them but with an enormous effort.
When we are broken up with, strong feelings of shame usually come to light, as if the whole world has told us that we are wrong and that we are not worth enough.
Usually we torment ourselves with a thousand hypotheses about how we could have behaved to make things go differently; sometimes a strong anger, dictated by the frustration of having undergone that choice, grips us; the pain, at certain times, can be so strong that it takes your breath away.
Whether your love is happy, but for fear of losing it you do not enjoy it, or whether it is unhappy or even ended abruptly, here are some tips not to “die”:
- The pains of love must be lamented, but excessive lamentation can exacerbate your negative mood, making you feel pain even when you could have thought of something else; give your friends and family a chance to distract you. Even the closest friend could get tired of absorbing these outbursts over time, don’t overdo it; let alone the person who barely knows you, to whom you confide your amorous torments (when things don’t work out, we also behave like this, “You don’t die of love”, but for a while it’s easy to lose the ability to discern what is appropriate and what is not).
- If your life is full because:
- You play a sport;
- You have friends to go out with;
- You have one or more pets to look after;
- Dedicate some time of your day to reading;
- Take care of yourself;
- You have some fixed and reassuring habits such as going for a run every morning, or scheduled appointments with your family of origin…
then it is almost impossible that you will find yourself obsessing over love either for fear that it will end or because it is over. More scopes will keep you afloat.
It is when life is empty, when our whole identity coincides with that love story, that we run the most risks; because the story is compromised or over, we too fall.
“You don’t die of love”, especially if you don’t live only as a function of love